Proposte attive
Gli elettori residenti del Comune di Genzano di Roma potranno firmare i progetti di legge di iniziativa popolare dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00, presentandosi nella sede del Comune al primo piano presso l’Ufficio Elettorale-Anagrafe, muniti di carta d’identità in corso di validità.
Si avvisa la cittadinanza che sono disponibili i moduli per la raccolta firme sulle seguenti proposte di iniziativa popolare:
Proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Un Cuore che Batte”
Depositati i moduli per la raccolta firme promossa dall'associazione e primo promotore «Ora et labora in difesa della vita» per la proposta di legge di iniziativa popolare per il salario minimo legale – GAZZETTA UFFICIALE N. 114 del 17 /05/2023
Scadenza: Raccolta firme al 07 Novembre 2023
- GAZZETTA UFFICIALE N. 114 del 17/05/2023
- Manifesto
Proposta di legge popolare “Disposizioni in materia di salario minimo”
Depositati i moduli per la raccolta firme promossa dal Comitato “Antonello Patta” per la proposta di legge di iniziativa popolare per il salario minimo legale – GAZZETTA UFFICIALE N. 117 del 20/05/2023
Scadenza: Raccolta firme al 08 Novembre 2023
- GAZZETTA UFFICIALE N. 117 del 20/05/2023
- Manifesto
- Per ulteriori informazioni: https://10ilminimo.github.io/
Progetto di legge di iniziativa popolare modifiche agli articoli: art. 32 “ divieto di trattamenti sanitari obbligatori” , art. 75 “referendum popolare più facile”, e art. 135 “ elezione diretta dei giudici della corte costituzionale”
Progetto di legge di iniziativa popolare presentata da “Assemblea Costituente dei Cittadini” – GAZZETTA UFFICIALE N. 111 del 13/05/2023 – «Modifiche agli articoli 32, 75 e 135 della Costituzione e alla legge costituzionale 25 maggio 1970, n. 352» - (23A02909)
Scadenza: Raccolta firme al 16 Ottobre 2023
Proposte scadute
Richiesta referendum abrogativo dell'art. 842 del C.C., approvato con R.D. del 16/03/1942 n. 262, primo e secondo comma - Iniziativa proposta dall'Associazione "Ora referendum contro la caccia" annunciata sulla G.U. n. 83 del 07/04/2023.
«Volete Voi abrogare l'art. 842 del codice civile, approvato con R.D. del 16 marzo 1942 n. 262, limitatamente a: Rubrica "Caccia e"; primo comma "Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l'esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno" e secondo comma "Egli può sempre opporsi a chi non è munito della licenza rilasciata dall'autorità"?».
Scaduto il: 18 agosto 2023 (compreso)
Locandina diffusa dall’Associazione “Ora Referendum contro la caccia”.
Richiesta referendum abrogativo art. 19 Ter - DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO E TRANSITORIE CODICE PENALE (LEGGI SPECIALI IN MATERIA DI ANIMALI) - Iniziativa proposta dall'Associazione "Ora referendum contro la caccia" annunciata (23A02231) sulla G.U. n. 83 del 07/04/2023.
«Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di caccia” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali"?»
Scaduto il: 18 agosto 2023 (compreso)
Richiesta referendum abrogativo art. 19 Ter - DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO E TRANSITORIE CODICE PENALE (LEGGI SPECIALI IN MATERIA DI ANIMALI) - Iniziativa proposta dall'Associazione "Ora referendum contro la caccia" annunciata (23A02232) sulla G.U. n. 83 del 07/04/2023.
«Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di allevamento” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali"?»
Scaduto il:18 agosto 2023 (compreso)
Richiesta referendum abrogativo art. 19 Ter - DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO E TRANSITORIE CODICE PENALE (LEGGI SPECIALI IN MATERIA DI ANIMALI) - Iniziativa proposta dall'Associazione "Ora referendum contro la caccia" annunciata (23A02234) sulla G.U. n. 83 del 07/04/2023.
«Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “alle manifestazioni storiche e culturali” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali"?»
Scaduto il: 18 agosto 2023 (compreso)
Richiesta referendum abrogativo art. 19 Ter - DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO E TRANSITORIE CODICE PENALE (LEGGI SPECIALI IN MATERIA DI ANIMALI) - Iniziativa proposta dall'Associazione "Ora referendum contro la caccia" annunciata (23A02233) sulla G.U. n. 83 del 07/04/2023.
«Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di sperimentazione scientifica sugli stessi” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali"?»
Scaduto il: 18 agosto 2023 (compreso)
Progetto di legge di iniziativa popolare
Richiesta referendum per l'abrogazione parziale dell'art. 1 comma 6, lettera a), legge 9 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”. (Comitato referendario Ripudia la guerra). G.U. n. 64 del 16/03/2023
Scaduto il : Raccolta firme Termine 17 Luglio 2023
Progetto di legge di iniziativa popolare
Principi e disposizione per la riforma della finanza pubblica locale e Principi e disposizioni per la tutela del risparmio e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti (Comitato promotore Riprendiamoci il Comune). G.U. n. 11 del 14 gennaio 2023
Scaduto il: Termine 15 Luglio 2023
Progetto di legge di iniziativa popolare
Recesso dello Stato da Unione Europea
G.U. n. 136 del 28 maggio 2020
Progetto di legge di iniziativa popolare.
Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo
Finalità del servizio
I Comitati Promotori attivano l'ufficio elettorale per la raccolta di firme relative a proposte di legge di iniziativa popolare o richieste di referendum abrogativi.
L'ufficio Elettorale provvede a pubblicare sul sito istituzionale del Comune, in avvisi/comunicati, le informazioni inerenti le modalità di raccolta e assicura agli elettori la possibilità di sottoscrivere i moduli negli orari di ricevimento del pubblico.
Referendum abrogativo
L'articolo 75 della Costituzione riserva l'iniziativa referendaria ai cittadini (500.000 elettori, le cui sottoscrizioni devono essere raccolte su appositi moduli ed essere autenticate da un pubblico ufficiale. Possono firmare tutti i cittadini italiani che siano elettori.
La sottoscrizione può essere fatta anche fuori dal proprio Comune di residenza), o alle Regioni (5 Consigli regionali), questi possono proporre all'elettorato "l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge".
Il quorum indica il numero minimo di elettori che devono partecipare alla votazione perché il referendum sia valido e perciò idoneo ad abrogare la disposizione oggetto del quesito: esso è fissato nella maggioranza degli aventi diritto al voto.L'articolo 75 stabilisce inoltre che deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
Non tutte le leggi possono essere oggetto di abrogazione tramite referendum: alcune materie sono sottratte dal secondo comma dello stesso art. 75 della Costituzione dall'azione dell'istituto. In più non è possibile abrogare mediante referendum disposizioni costituzionali, gerarchicamente sovraordinate alla legge ordinaria. La Corte Costituzionale, che deve pronunciarsi sulla legittimità costituzionale del referendum, ha esteso l'elenco ritenendo inammissibili referendum che non abbiano oggetto unitario o il cui esito positivo paralizzerebbe l'attività di un organo costituzionale, determinando un vuoto legislativo.
Legge di iniziativa popolare
La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all'iniziativa legislativa, mediante il quale i cittadini possono presentare o al Parlamento o a un ente amministrativo locale (come la Regione), un progetto di legge, che sarà discusso e votato.
L'iniziativa popolare è un istituto di democrazia partecipativa, in quanto la sola volontà del corpo elettorale non produce di per sé effetti sull'ordinamento, infatti vi deve essere anche la volontà del titolare della funzione legislativa (il Parlamento a livello nazionale e il Consiglio Regionale a livello regionale) affinché il testo diventi legge.
Il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell'istituzione acceduta: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50.000 firme e presentare la proposta alla Corte di Cassazione. Anche tali firme devono essere raccolte su moduli appositi e devono essere autenticate da un pubblico ufficiale con le medesime modalità previste per le proposte di Referendum abrogativo).
Petizione popolare
Una petizione è una richiesta ad un'autorità - generalmente governativa - o a un ente pubblico. Nel linguaggio colloquiale, una petizione è un documento sottoscritto da più individui e indirizzato a un ente pubblico o privato.
Per una petizione non è necessaria l'autentica di firma con la registrazione degli estremi di un documento d'identità, per questo le raccolte di firme su Internet hanno lo stesso valore legale anche quando non utilizzano meccanismi di autenticazione dell'utente come la firma digitale. Per la petizione non esiste un numero minimo di firme da raccogliere o la necessità di convalida delle firme.
Il Parlamento Europeo prevede che un qualsiasi cittadino può presentare una petizione, individualmente o in associazione con altri.
L'ordinamento legislativo italiano conferisce ai cittadini il diritto di ricorrere allo strumento della petizione popolare all'art. 50 della Costituzione. Il diritto di petizione è inoltre considerato diritto fondamentale dell'Unione Europea e, come tale, inserito nell'apposita Carta dal Parlamento Europeo all'art. 44.
Per le petizioni alla commissione europea la raccolta delle firme si può effettuare sia cartacea sia online, ed è necessario inserire almeno nome, cognome e comune di residenza. Non esiste certificazione autentica, le firme servono a dimostrare il consenso dei cittadini sulla richiesta.