Descrizione
La storia
Dal 1821 fino a dopo l’ultima guerra, la Chiesa dell’Annunziata venne tenuta dalla Confraternita di S. Maria dell’Orazione e Morte. Il campanile venne ricostruito nel 1948 dopo che era stato abbattuto da un fulmine nel 1882.
La chiesa, nel suo nucleo originario, risale al XVI secolo. Si tratta delle più antiche di Genzano, anche se venne rifatta, restaurata e modificata più volte nel corso dei secoli. Nei suoi pressi si trovava l’hospitale che accoglieva solo i pellegrini pubblici.
Dalla Visitatio del 1603 risulta che l’Annunziata veniva aperta soltanto in occasione della festa dell’Annunziata. Nel 1611 la comunità di Genzano di Roma decise di affidarla alle cure dei padri Agostiniani dell’ordine della Consolazione della Congregazione di Genova, avendo interceduto favorevolmente anche il Duca Cesarini. Oltre ad officiare le sacre funzioni, i padri Agostiniani assunsero anche l’obbligo di visitare gli infermi, assistere i moribondi, tenere una stanza per i poveri ed, in seguito, anche quello dell’istruzione gratuita dei bambini. Nel 1677 venne restaurato il tetto della chiesa e dell’annesso convento con il concorso di tutta la popolazione. Nel 1786, secondo il Ratti (Nicola Ratti, Storia di Genzano, 1797), venne ricostruita, ma più probabilmente soltanto restaurata e rifatta nella facciata considerando la pressoché equivalenza delle dimensioni della chiesa nella visita del 1636 con quelle dell’attuale. Secondo queste notizie la chiesa originaria risalirebbe almeno al 1569, anno in cui veniva ancora definita “chiesuola”, per poi essere trasformata e ristrutturata in epoche successive.
I restauri
1786: ristrutturazione della chiesa e costruzione della nuova facciata.
1892: interventi di restauro dopo il forte terremoto dello stesso anno. Si ritoccarono la volta le lunette e l’abside. Alcune decorazioni ad affresco risalgono a questo periodo.
1944: la chiesa viene gravemente danneggiata e restaurata nel dopoguerra grazie a donazione privata.
1970-80: si restaura il tetto, viene realizzato il riscaldamento, si sistemano con nuova distribuzione i locali retrostanti alla chiesa, si interviene piuttosto disinvoltamente all’interno con l’asportazione dell’altare maggiore, del coro, degli altarini nelle nicchie della navata, si elimina la balaustra del presbiterio e si sostituisce il vecchio pavimento in cotto con altro in marmette di cemento.
Dal gennaio del 1998 la chiesa è stata dichiarata non agibile per lesioni sulla struttura portante, e per la caduta di parti delle decorazioni in stucco della facciata. Sono, oggi, in fase di completamento i lavori di restauro degli interni, mentre è già stata completata la facciata.