La Fontana di San Sebastiano

Descrizione breve
L’autore della fontana di S. Sebastiano, così come delle due fontane cosiddette clementine, a capo di via Livia, è Virginio Bracci (1737-1815), figlio di Pietro Bracci noto per aver scolpito i gruppi centrali della Fontana di Trevi a Roma.

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Descrizione

Eretta nel 1776 e considerata da molti il cuore del paese, getta acqua da tre mascheroni in una vasca circolare sormontata da una colonna, con rilievi di pampini di vite e grappoli d’uva, che dalla base si arrampica fino alla cima.
La storia
Rispetto alla posizione attuale, la Fontana di S. Sebastiano inizialmente si trovava altrove, più spostata verso la chiesa di S. Sebastiano (oggi non più esistente). Il crescente traffico sulla Via Corriera, istituita nel 1780 fu la causa del suo spostamento nella posizione attuale.
In occasione dei lavori per lo spostamento della fontana del 1836, viene modificato il basamento, che diventa esagonale e realizzati i mascheroni, eliminata la vasca superiore, apposte le epigrafi e aggiunto il recinto esterno di colonnine in peperino. Viene, infine, eliminato lo stemma di Pio VI, papa sotto il quale si conclusero a suo tempo i lavori degli acquedotti e delle fontane, sostituito dallo stemma di Genzano.
Durante l’ultima guerra venne gravemente danneggiata la vasca originaria in peperino che sarà sostituita, insieme alle colonnine esterne, dalla attuale in travertino.
Nel 1972 è stata restaurata dall’Amministrazione comunale, come si ricorda in una delle epigrafi.
La Fontana di S. Sebastiano e le Fontane delle Clementine, più che come elementi scultorei fini se stessi, si inseriscono coscientemente all’interno del discorso urbanistico iniziato dai Cesarini a metà del XVII sec.
La fontana di San Sebastiano allude ad aspetti della storia politica ed economica della comunità di Genzano. La colonna, per esempio, è da riferirsi probabilmente allo stemma dei Cesarini o anche ai precedenti Signori di Genzano, i Colonna, per la vite, principale prodotto della terra di Genzano e per le tre lune crescenti da riferirsi a Cynthia (Diana), cui era dedicato il celebre tempio situato nel bacino del Lago di Nemi.
In particolare, nel suo posizionamento iniziale, la Fontana di S. Sebastiano costituiva il fulcro prospettico dell’impianto urbano sei - settecentesco, sottolineando e rafforzando i valori simbolici e visivi della complessa operazione urbanistica operata dai Cesarini.

Modalità di accesso

Modalità di accesso

Indirizzo

La Fontana di San Sebastiano

Piazza IV Novembre, 00045

Ultimo aggiornamento: 17/11/2023, 13:19

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